In certi momenti mi ritrovo a pensare alla gdv "vorrei qualcosa di mio" ma non ho idea di cosa possa essere. Gli articoli sui giornali femminili li leggo anch’io, un’occupazione, un hobby, un altro cane ma so che sono tutte cazzate per me. Nel senso che le ho, le ho sempre avute, aggiurgene un’altra non cambierebbe niente. Al contrario, vorrei togliere tutti i fronzoli di questa vita artificiale, renderla all’osso e dire ecco qui. E rimarrebbe poco. Se svesto i miei sentimenti dalle ovvietà e dalle banalità, e se li svesto dall’orgoglio e dalle convenzioni, rimane poco. Ci sono momenti nella mia vita in cui l’istinto di fuggire è più forte di ogni altra cosa e questo è uno di quelli. Ci sono momenti in cui la soitudine è più forte, ed è uno di quelli. In cui quello che gli altri si aspettano da me, fingere, essere ragionevole, mi sembra uno spreco di energie spropositato. E mi sembra insensato aumentare gli psicofarmaci per accettare la realtà, per dire alla solitudine sei normale, per dire alla mia mente così va il mondo e tutti fanno del loro meglio.  Va tutto bene, non fanno che ripetermi questo. Ma non è vero. La gente muore dentro o fuori come nella canzone di Guccini, e non saranno la mia casa lucida, le mie rose gialle, i miei post ironici ed i miei vestiti lunghi ad impedirlo.