Ecco. Ultimamente sto leggendo Bukowski che non è un cattivo scrittore, affatto. Preferisco i racconti dove le persone lo trattano da grande scrittore. C’è questa storia, ad esempio, in cui lui, ormai famoso, è invitato ad un matrimonio zen di un paio di suoi amici. Allora fa un sacco di casino, beve, regala una bara in miniatura agli sposi, fa a pugni col reverendo e chiede di scopare alla madre della sposa. Poi totalmente ubriaco viene riaccompagnato a casa "a 30 passi" dalla sua porta ma non riesce a rientrare. Allora insulta due tipe borghesi che passano di là e poi viene fermato dalla polizia che lo mette in gabbia: "Ero Charles Bukowski, io, uno che aveva un posto negli Archivi Letterari dell’Università di California. C’era chi mi reputava un genio."