E’ davvero una cosa strana. Ti guardi allo specchio a 48 anni ed è successo quello che hai sempre temuto più di ogni altra cosa: sei invecchiata. Non sono una vanesia, credo, ma ho orrore dei corpi vecchi. Sono la persona meno schizzinosa che conosco praticamente su ogni cosa, ma non riesco a toccare un corpo vecchio. E’ una cosa antica, anche se è vero che nel tempo ho dilazionato di molto il concetto di vecchiaia: a 18 anni avevo deciso che mi sarei suicidata a 25 per beffare l’oltraggio della decadenza fisica. Poi sono diventata meno drastica, ho pensato che fino ai 30 anni uno, se rinuncia ai piacerei della carne e si dedica solo a quelli dello spirito, può anche permettersi di arrivare…e avanti così. Ma a 50 ho sempre escluso di arrivarci, convinta che niente avrebbe potuto costringermi ad affrontare una cosa che mi fa orrore. Mi guardo allo specchio e non ho cambiato idea su niente. Voglio dire, non ho una mente compassionevole che mi suggerisce delle soluzioni credibili, non penso che uno ha l’età che si sente dentro, tanto meno che le rughe sono il romanzo che la vita ha scritto sul nostro volto e quindi sono preziose. Penso che invecchiare sia una cosa terribile che andrebbe risparmiata alle persone perbene.
Ciononostante (perchè fin qui non c’era mica niente di strano no?). In certi momenti, proprio mentre mi guardo allo specchio e mi dispero, sento la mia me stessa sciagurata dire oh chi se ne fotte! IO me ne fotto,  rispondo. Comperati una crema miracolosa – mi risponde scioccamente sarcastica- o fatti un lifting . La guardo e non mi capacito. Questa non cambierà mai. Non c’è niente che valga la pena di essere preso sul serio, per lei, niente di ineluttabile, di fosco, di greve… Gioca, come ha sempre fatto, e ride. E mi fa rabbia che, nonostante abbia la mia stessa età ne sono sicura, lei sembri ancora così giovane…