L'empatia, dicono, ed il rispetto, naturalmente.
E mentre parlano e che bravi che sono a mettere in fila parole io lo sento questo ringhio basso di sottofondo, se fossero sinceri direbbero che se l'è meritato. Perchè anche per i pazzi, non scherziamo, devono valere le nostre regole; se si lamentasse, se piangesse, se si lasciasse morire di fame avrebbe la nostra comprensione. Anche se di tanto in tanto rovesciasse i tavoli o scagliasse piatti, è normale per un pazzo, abbiamo ancora il controllo, ti aiuteremo.
Ma questo orgoglio? non scherziamo. Non riusciamo ad averlo noi che siamo normali, come cazzo pensi di permettertelo tu? Non vuoi parlare della tua infanzia difficile (e lo vedi bene che siamo qui pronti ad ascoltarti), ma chi credi di essere? Alla fine la cicciona, la più stupida, se la lascia sfuggire la parola tabù: è un'ingrata. E, crollata la diga, si possono vomitare le altre parole: viziata, prepotente, egoista.
Non ero poi così visionaria allora, mi dico, non me lo ero immaginato il ringhiare.
Offro dei soldi, che nell'infrangere tabù non sono l'ultima arrivata, non è mica un caso se sono magra.