Ma veniamo alla festa di Mesiano. La festa cominciava alle 15 e durava fino alle 24. Si è svolta nel parco della facoltà di Ingegneria e i quasi 6000 biglietti si sono venduti tutti in una mattinata. Il parco era diviso in zone in ognuna delle quali suonavano diversi gruppi per tutta la giornata. Mesiano è attesa da tutti gli universitari come festa dell’anno: uno schifoso anno passato a tribolare sui libri nelle gelide sere d’inverno al lume di una candela saranno riscattate dalla giornata ad alto tasso alcolico della festa. E veniamo al riscatto del sottoscritto. Per casualità sono potuto andare alla festa solo verso le 21. Ecco. Appena entrato ho scoperto che andare a Mesiano alle 21 è un po’ come vedersi i minuti di recupero di una partita: tutto si è già svolto. In che senso si è svolto? Beh, basta guardare un film di guerra per capire. I generali prima della battaglia passano in rassegna il plotone che è ben armato, col morale alle stelle e lindo e pinto. Dopo la battaglia il plotone è dimezzato, sporco, sudato, ferito e distrutto sia sul piano morale che su quello fisico. Così gli studenti a Mesiano. Se entrerete alle 21 troverete solo gente sull’orlo di un coma etilico, incapace di camminare diritto per 10 metri. Sarete dunque costretti a scansare gli ubriachi senza far cadere la birra che avete preso (perchè vi sembra brutto non dare un contributo alcolico alla serata) dopo aver fatto 30 minuti di coda. Questo per un intero parco e per migliaia di persone. Troverete dunque gente ridotta allo stato brado in grado soltanto di scandire slogan e cori da branco per poter dimostrare di avere ancora un attimo di lucidità mentale. In più sarete circondati da pessima musica e da persone che pogano di qua e di là piene di alcol. Insomma entrerete in un’atmosfera che, se non siete stati lì ad ubriacarvi dalle 4 di pomeriggio, stenterete a capire. E dopo la festa sarete costretti ad affrontare un dialogo che può essere semplificato nel modo seguente:
Loro: “Sei stato a Mesiano?”
Voi: “Sìsì!”
L: “Com’è stato? Figo eh?”
V: “Sì, proprio bello. Peccato essere arrivato tardi ma è stata proprio una bella festa.”
L: “Eggià. Pensa che ho bevuto così tanto che non ricordo più un cazzo. Che figata!”
Beh, io sul blog ho il coraggio di dirlo: la festa di Mesiano è una cagata pazzesca!