“Se sei così simpatico

allora perchè stai da solo questa notte?

Se sei così intelligente

allora perchè stai da solo questa notte?

Se sei così divertente

allora perchè stai da solo questa notte?

Se sei così carino

perchè dormi da solo questa notte?

Lo so…

perchè questa notte è come ogni altra notte

ecco perchè stai da solo questa notte

con i tuoi trionfi e i tuoi incanti

mentre ognuno è nelle braccia di un’altra.”

The Smiths – I know it’s over

Lorenzo Pizzorno – Ma non dovevo diventare come i Beatles?

Esistere è il mio supplizio

non vedo l’ora che tutto finisca

in dissolvenza

Non ho la forza di far scattare la reazione

non sono stimolato

non so più scrivere

non so più l’inglese

non so più parlare

dove metterò i miei dischi? Dove li metterò?

Non ho un bagaglio culturale adeguato all’esistere

non riesco a smettere di aspettare Godot

vorrei aprire una libreria

non ho imparato ad essere responsabile

eppure con tutto il moralismo in cui io sono sommerso

al quale aderisco

dovrei essere il primo

non riesco più a scrivere canzoni

non riesco più a scrivere canzoni

non riesco più a scrivere canzoni, canzoni, canzoni…

Lorenzo Pizzorno – Barbara sostiene

Barbara sostiene che sono una persona speciale

Barbara sostiene che è contenta quando usciamo

Barbara sostiene tante cose che ne sono lusingato

Barbara sostiene chi vive per la massificazione è uno stupido

Barbara sostiene che la bossanova è una gran bella cosa

Barbara sostiene che mi vuole bene

Barbara sostiene un nuovo atteggiamento

Barbara non chiama da tre settimane

Barbara è libera e felice e ama giocare

e ama giocare

Barbara sostiene che la sua vita fa schifo

Barbara sostiene che so suonare bene

Barbara sostiene che i Velvet sono importante oltre a Lou Reed e Tom Waits

Barbara sostiene che l’amore è dolore

Barbara sostiene che le piace il disordine della mia macchina

Barbara sostiene che la sua vita ora è cambiata

Barbara sostiene un nuovo atteggiamento

Barbara è fuggita sul soffio del vento

Barbara ha beffato il suo atteggiamento

quello che sostiene non è più tanto

quello che sostiene non è più tanto

Lorenzo Pizzorno – Ma che bello

Ma che bello

guardare fuori dalla finestra

vedere la neve in lontananza

sapere che fuori è freddo da morire

restare solo come un cane rinchiuso al caldo nella stanza

proprio bello

Ma che bello

sono le 10 di mattina

ancora non ho fatto un cazzo

vorrei stare fuori a prendere freddo

le giornate così non ritornano che a marzo

proprio bello

Ma che bello

dovrei comprarmi dei vestiti

e metter 20 euro di benzina

vorrei avere così tanti soldi

che spendendoli mi scorderei anche chi sono e chi sei

Ma che bello

più o meno adesso accendo la prima sigaretta

ed inizio a dipingermi il polmone

vorrei gettarla via e farla finita

ma oramai è la mia vita

accetterei me stesso

ma potrei sempre darmi all’alcol

mi potrei bere del vino qui alle 10 del mattino

ma che bello

Ma che bello

se ad esempio tu partissi per un viaggio

di dieci anni sulla luna

ed un guasto al motore ti costringesse

a posticipare di un anno il ritorno

la vita mia sarebbe più tranquilla

i miei occhi non costretti a vederti

e la neve all’orizzonte sarebbe tutta mia

perchè hai perso ormai la golden share del mio cervello

e tutto appare per intero così come realmente è

e tanto tra undici anni sarò morto sposato

per cui il tuo ritorno non sarebbe che una piccola autobomba

davanti al mio portone

ma che bello

A me piace ascoltare musica che non conosco. Scarico e acquisto continuamente nuovi album di gruppi che già cononosco bene o, molto più frequentemente, conosco poco o non conosco per niente. Sono un ascoltatore onnivoro e mi piace sentire cose nuove in continuazione: non posso restare senza. Di tutti gli album nuovi che ascolto non sono molti quelli che mi piacciono e ancora meno sono quelli che mi piacciono di primo acchito o che, comunque, entreranno a far parte della lista dei miei album preferiti. Ma c’è una cosa che difficilmente dimentico: il luogo in cui li ascolto per la prima volta. E a volte penso che il luogo sia determinante per farmi innamorare di certe canzoni. Così oggi voglio parlarvi di alcuni album che mi stanno a cuore e di dove e come li ho ascoltati la prima volta.

Arcade Fire – Funeral

L’avevo scaricato da qualche mese ma non l’avevo mai sentito prima. Era marzo, credo, ed avevo scoperto da poco i Go! Team, ne ero rimasto folgorato e quindi li ascoltavo tantissimo. Ero alla stazione di Trento e attendevo sul binario che arrivasse il treno che percorre la valsugana. Non so come mai ma decisi di non mettere i Go! Team ma di ascoltare qualcos’altro: trovai gli Arcade Fire e diedi loro una possibilità. Ricordo che mi fecero una strana impressione ma non mi piacquero subito, tranne “Wake up”. Durante il tragitto sul treno continuai ad ascoltarli e mi ripromisi di dare loro un’altra chance in seguito. Un paio di mesi dopo me ne innamorai follemente: era un aprile soleggiato e caldo ed ero seduto sul balcone della mia camera e quella era la colonna sonora perfetta per la mia primavera.

Beth Gibbons & Rustin Man – Out of season

Questo cd me l’ha regalato mia cugina un natale di 3 anni fa. Il regalo più bello che abbia mai ricevuto per natale, probabilmente. La prima volta che l’ho ascoltato è stata a casa mia, il 26 dicembre, al crepuscolo. Tutta la casa era illuminata da una debolissima luce e l’albero di natale in soggiorno era l’unica vera fonte luminosa (intermittente). Un’atmosfera molto malinconica. Ero nello studio e lo stereo, a un volume altissimo, cominciava a sputare fuori le prime note dell’arpeggio iniziale di “Mysteries”. Da brividi.

(continua…)

Fry ed io siamo avidi di nuove esperienze, di misurare noi stessi, di andare Oltre.  Ormai è passato molto tempo da quando abbiamo affrontato e sconfitto il blockbuster, siamo pronti per nuove pericolose imprese. Così andiamo alle Poste. Un po’ perchè sono gialle e blu come il blockbuster un po’ perchè Fry deve spedire un pacco pesantissimo. "Ti aspetto in macchina" dico con nonchalanche e forte del fatto che sono in divieto di sosta e mi sembra superfluo menzionare il fatto che io non entro alle Poste. Fry fa la stessa identica espressione che aveva sul libro di Daniele Bambi quando il cacciatore spara alla madre ed entriamo alle Poste. Alle Poste non ci puoi andare così, tanto per fare un giro o dare un’occhiata, e questo è chiaro fin dall’inizio. Devi dire subito alla macchinetta all’ingresso se vuoi fare un vaglia, un raccomandata, spedire qualcosa per posta celere, spedire un pacco o ritirare la pensione e lei ti dà un bigliettino con un numero ed una sigla segreta . Lo capisci subito che non puoi mentirle perchè ha un’aria severa. Noi clicchiamo spedire pacco perchè è la verità ed entriamo. Attendiamo il nostro turno ordinatamente e Fry è molto fiero di avere comperato un pacco delle poste giallo e blu, anche se lo ha un po’ rovinato con dell’orrendo nastro adesivo marrone per giunta messo male. L’impiegato è gentile e Fry compila il modulo come se tenesse in mano un penna tutti i giorni, si vede un po’ che la sua mano sinistra vorrebbe digitare almeno qualche lettera ma si controlla. Riempie tutti gli spazi velocemente perchè si è preparato, non esita nemmeno sul cap e riconsegna il modulo orgoglioso. L’impiegato sembra apprezzare la buona volontà ma manca la voce contenuto del pacco. Libri, risponde Fry. Poi mi sussurra ci sono anche cd, con l’espressione a metà tra il colpevole e l’eccitazione del malfattore incallito che ce l’ha fatta ancora una volta. Ci pensa un attimo e poi aggiunge "anche dvd!". Ormai niente lo separa dai loschi personaggi dei suoi film, ha varcato la linea della Legge, ha davanti a sè un’esistenza da fuggitivo.  Compresi della solennità del momento usciamo dalle Poste con l’espressione imperturbabile e cinica che solo quelli come noi sanno riconoscere.

Vi piace questo nuovo template? Lo so, avevamo detto giallo, ma intanto il tempo è passato siamo diventati due persone diverse e così abbiamo scelto il viola. Pallido. Esangue. Sparita la lista dei film, visto? E’ una provocazione, ma di Fry, io non c’entro. Ho cambiato nick, Azzurra cominciava ad essere un po’ stucchevole e questo rispecchia di più la mia nuova personalità. Sulla decisione di bloccare i commenti dovremmo spendere qualche parola di più, non vorremmo venisse fraintesa. Non è che non ci importa più delle vostre risposte, figuriamoci, ma volevamo significare la condizione umana di solitudine e di incomunicabilità. E poi è cambiato anche il titolo,già. "Inutile" per chi? per voi, per noi, per l’umanità? troppo vago. Il nuovo nome è una sintesi perfetta del nostor pensiero sul mondo, non vi sembra? Ah, le foto. Sì, sono un po’ dure lo sappiamo. Ma è stata una scelta che si è quasi imposta per via della fotogenicità. Vi abbiamo mostrato le qualità morali intrinseche in ognuno di voi, e non è poco. Le nostre foto dite? …non appena sviluppiamod elle qualità morali, ovviamente.

Questa mattina sopra pensiero ho infilato la legna nella lavatrice e me ne sono accorta quando i due automatismi (accendere la legna e selezionare il programma) sono entrati in conflitto. E’ un bene che non esista il programma "legno" perchè immagino che se invece avessi messo il bucato nella stufa niente mi avrebbe impedito di dargli fuoco. Sono rimasta molto ammirata quando il mio pc mi ha detto aspetta che devo fare un controllo di coerenza, e la mia stima per lui è cresciuta enormemente. Mi sono sentita orgogliosa e commossa, non sapevo avessero preso me come modello per fare i pc ma è una cosa che mi lusinga molto. La coerenza interna di un sistema è tutto, è quella che fa funzionare la caldaia ma anche che vi tiene al riparo da cose innominabili come la disgregazione dell’Io o dare fuoco alla casa o vestirvi in maniera ridicola. Io e il mio pc al mattino, mentre beviamo il caffè, facciamo un controllo di coerenza e poi la giornata fila via liscia che è una meraviglia.

Galateo natalizio per amanti.

Miei cari, come sappiamo benissimo io voi ed i Pooh il Natale è il periodo dell’anno più duro per gli amanti. Nessuno è totalmente immune dalla suggestione di luci, colori ed atmosfere e così in nessun altro momento sarete tentati di fottervene delle convenzioni e del buon senso e di commettere qualcosa di insensato come in queste settimane.  Resistete. La classe, come il coraggio, vanno dimostrati nelle difficoltà. Evitate i regali. Per non creare imbarazzo o peggio, un regalo deve poter venir spacciato come presente di un amico, un collega o della vostra Compagnia di assicurazione. Sarà quindi necessariamente anonimo, banale e non rispecchierà affatto i vostri sentimenti. E’ vero che lo si può accompagnare con un bigliettino esplicativo che verrà gelosamente conservato in La storia notturna o qualunque altro libro di cui si abbia la ragionevole certezza che non verrà mai sfogliato, ma a questo punto è più elegante mandare solo il bigliettino e devolvere il costo dell’agenda ai poveri. Eviterei anche cartoline virtuali allusive o auguri famigliari mandati alla rubrica del cellulare o della posta, ma questo è lasciato al vostro buon gusto.
L’sms all’alba del giorno di Natale "Auguri, virgola, nickname e/o vezzeggiativo" è concesso, mentre è assolutamente da evitare l’sms furtivo durante il pranzo "Vorrei essere lì". Intanto non si capisce perchè diavolo vorreste essere a pranzo con zia Concetta e con quella stronza della cognata del vostro amore anzichè con zia Teresa e quello stronzo del vostro cognato, ed in ogni caso o il vostro amore ha il cellulare sul silenzioso e vi risponderà 8 ore dopo oppure, i più audaci, si chiuderanno in bagno e risponderanno "Anch’io", facendovi giustamente osservare ma tu sei lì, cretino…e creandovi un sacco di dubbi sulla vita, l’amore, la telepatia e le relazioni clandestine.

Ci sono cose per le quali la nostra testa non è attrezzata, non c’è niente da fare ci puoi provare finchè vuoi ma non ne vieni a capo.  Per me una è l’astronomia, ad esempio. Io queste cose nel vuoto e che stanno su girando non le capisco, non ci credo ecco. "Hanno un filo che le tiene su"  sussussurra perfido il mio buon senso. "Su dove?" chiedo io che sono ragionevole. "Su" risponde seccato, ed il discorso è chiuso. E le distanze, e questi anni che non capisci se sono anni o luce che non è mica la stessa cosa, e questa luce che viaggia velocissima. Dove va? Da dove viene? Ma soprattutto, a che serve saperlo? E se uno vuole a tutti i costi saperlo, perchè poi pretende che anche gli altri lo studino? A me già agita quando leggo che Marte passerà nella mia casa della Luna, non mi piace questa mania che hanno tutti di andarsene in giro di continuo. E non so nemmeno se davvero gli altri capiscono queste cose o se fanno finta. Come fa una persona sana di mente a passare la sua vita a studiare i pianeti? o i rotiferi bdelloidei? o una mosca? fa finta, dai…