Vale forse la pena ricordare per tutte le persone in trattamento per SDIA (sindrome da insano altruismo) che il traguardo per una completa guarigione comporta un cammino lento e non scevro da sacrificifi e difficoltà e che un sano egoismo non può essere ottenuto senza un percorso psicologico a volte faticoso ma indispensabile.
Crediamo che degli esempi pratici possano servire ad illustrare come sia necessaro scardinare vecchi e putroppo consolidati schemi mentali/comportamentali. Prendiamo ad esempio il caso di una vecchia genitrice un po’ rompicoglioni ma effettivamente affetta da numerose patologie senili: è ovvio che di fronte alle sue richieste il nostro primo impulso e desiderio sarà di assecondarle, rinunciando ad ogni nostro tempo libero per fornire attività di cura ed assistenza. Come tutti sappiamo cedere a questo insano impulso è fin troppo facile. La mente, subdola come sempre, inzia a sfornare razionalizzazioni per giustificare questo nostro egoistico istinto ed eccoci quindi a blaterare di senso del dovere, gratitudine filiale ecc ecc. A questo punto siamo ormai nella morsa della malattia nonostante tutte le nostre negazioni ed illuderci di uscire da soli dal tunnel è deleterio. Abbiamo bisogno di un aiuto esterno, di qualcuno che sappia ricordarci, ad esempio i nostri doveri, non solo verso noi stessi in primis, ma anche verso le nostre "vittime". Sì perchè la SDIA è una patologia che coinvolge le nostre famiglie, i nostri affetti, le persone che ci sono più care.  Il mostro dell’insano altrusmo, purtroppo, non si ferma davanti a nulla e a nessuno. Solo dei paletti esterni, un percorso serio e chiaro e soprattutto la consapevolezza che stiamo facendo la cosa giusta potrà aiutarci. Non crediate alle promesse di facili soluzioni, di risultati ottenuti senza fatica o a chi vi dice che è solo una questione di volontà: se un sano egoismo fosse raggiungibile solo con la volontà il Mostro non mieterebbe ogni anno milioni di vittime dirette ed indirette.

Rivolgetevi a professionisti seri, preparati. Questo blog pubblicherà, nei prossimi giorni, i racconti di persone che sono riuscite a farcela. Saranno racconti a volte anche duri ma siamo fermamente convinti che solo non chiudendo gli occhi si possa vincere. Conporaneamente verrà illustrato il nostro programma, che abbiamo chiamato dei Piccoli Passi: chiunque volesse aderire è pregato di contattarmi in privato.