Mi pare di avere già parlato di quella mia peculariare caratteristica per la quale l’opzione "ho sbagliato io", nella possibile lista di spiegazioni degli eventi, è sempre l’ultima a presentarsi alla mia mente.
L’altro giorno salgo dalla mia sciamana, premo come sempre il 3 in ascensore, scendo ed entro dalla porta lasciata aperta come sempre, mi avvio nel corridoio. Noto, poichè ho un acutissimo senso di osservazione, che ha cambiato la porta a vetri dello studio ed i quadri alle pareti. Chissà perchè, mi chiedo con la naturale curiosità verso il prosismo che mi contraddistingue, visto che è tutto nuovissimo ed appena ristrutturato. Cosa può portare una persona ad imbarcarsi in nuovi lavori di muratura dopo appena pochi mesi che ha terminato una ristrutturazione?, mi domando. Un bisogno di cambiamenti? un’infiltrazione nel muro? una cotta pe ril progettista? Quasi quasi sto per chiederglielo, quando entra, ma mi lasciano allibita i _suoi_ cambiamenti.

"Desidera?" chiede piuttosto sostenuta la signora.
"Non è…" bofonchio improvvisamente illuminata.
"Il terzo piano? No, signora, questo è il primo"

Ma non si preoccupi, aggiunge, e questo _sì_ che mi preoccupa.